Lo stallo e le continue contraddizioni che chi ha la responsabilità di governare il Paese sta manifestando a proposito di un’opera strategica come la linea ferroviaria Torino-Lione compromette la credibilità del sistema-Italia a livello internazionale. Registro, insieme a tutto il Consiglio direttivo dei Cavalieri del Lavoro, una crisi di credibilità provocata dalla perdurante assenza di chiari e decisi interventi di politica economica e industriale per rilanciare la competitività e il prodotto interno lordo nazionale.
Una crisi di credibilità fortemente accentuata dalla posizione assunta nei riguardi della Tav Torino-Lione. Si tratta di una infrastruttura strategica che risponde ad impegni internazionali assunti dall’Italia già alcuni decenni fa, che riguarda tutto il Paese e che è indispensabile al sistema industriale italiano per accedere ai grandi corridoi di sbocco sui mercati europei e mondiali in maniera competitiva e efficace.
Non fare la Tav, sia chiaro, non vuol dire solo rinunciare a posti di lavoro e investimenti importanti che possnzkono rilanciare occupazione, sviluppo e Pil, ma significa soprattutto condannare il Paese a una posizione di marginalità e tutto il sistema industriale italiano a perdere importanti quote di mercato.
La credibilità del Paese è fondamentale per difendere il Made in Italy. Perdere credibilità vuol dire perdere valore a livello internazionale e fiducia nelle imprese italiane.